Negli ultimi anni si sta affermando sempre di più il fenomeno detto “great resignation”, ossia sono in aumento le persone che si licenziano dal lavoro in maniera spontanea. A motivare le dimissioni volontarie sono in particolare l’insoddisfazione, la mancanza di riconoscimento negli obiettivi aziendali, la demotivazione e i rapporti difficili con colleghi e superiori. Per contrastare questo fenomeno, le aziende dovrebbero promuovere il benessere organizzativo: migliorando le condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici questi sarebbero più stimolati a rimanere in azienda.
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Il concetto di benessere organizzativo si lega alle misure che l’azienda adotta per promuovere il benessere dei dipendenti. Benessere che non è solo fisico, ma si estende anche alla sfera emotiva, psicologica e sociale.
I dipendenti sono tra gli asset aziendali più importanti. Da loro dipende la produttività dell’azienda, il fatturato, l’attrattività dell’azienda e la sua sopravvivenza. Dunque è necessario che le organizzazioni lavorino per sviluppare un forte senso di appartenenza nei propri collaboratori.
Di benessere organizzativo e benessere lavorativo si parla già da diversi anni, tuttavia sono ancora poche le aziende capaci di motivare i propri dipendenti.
I fattori che incidono sul benessere organizzativo
Quali sono i fattori che incidono le condizioni di lavoro di una persona?
La risposta più immediata a questa domanda potrebbe essere il salario. Ma nonostante il salario e i benefit siano tra le componenti principali per il benessere aziendale non sono di certo le uniche. Un lavoratore trascorre una parte ingente della propria vita nel contesto lavorativo e sono molti fattori che influenzano la sua percezione del lavoro.
Innanzitutto, l’esigenza di operare in un ambiente privo di rischi, in cui la sicurezza sul lavoro sia una priorità. D’altra parte, ciò che alimenta il senso di appartenenza all’azienda sono fattori immateriali, come un clima disteso, rapporti di lavoro sani sia con i propri colleghi che con il datore di lavoro, la possibilità di evolvere come persona e a livello professionale.
Come si misura il benessere organizzativo
La tua azienda offre un ambiente confortevole e accogliente? Come si può stabilire il grado di benessere organizzativo all’interno dell'azienda?
Uno degli strumenti più diffusi per valutare il benessere organizzativo di un’azienda è il questionario MOHQ, proposto dai ricercatori Avallone e Paplomatas. Il questionario sul benessere organizzativo si sofferma su diverse aree di indagine, relazionale, organizzativa e strutturale. In questo modo si ottengono 14 dimensioni per valutare il grado di benessere aziendale:
C’è un ascolto attivo?
Il flusso di informazioni relative al lavoro è disponibile?
I livelli di conflittualità sono tollerabili?
Le relazioni all’interno dell’ambiente di lavoro sono collaborative e chiare?
I livelli di stress sono tollerabili?
Il compenso e la distribuzione del lavoro sono gestiti equamente?
L’azienda supporta i dipendenti nel raggiungimento degli obiettivi?
I dipendenti si sentono gratificati?
La mole di lavoro è sostenibile per tutti?
I dipendenti percepiscono l’utilità sociale del proprio lavoro?
C’è un’apertura alle innovazioni esterne?
C'è chiarezza negli obiettivi?
L’azienda si preoccupa di tutelare il lavoratore e prevenire gli infortuni?
L’ambiente di lavoro è salutare e accogliente?
A seconda delle risposte ottenute si stila un punteggio, tenendo conto di indicatori positivi e negativi.
Gli indicatori positivi sono in particolare il senso di appartenenza all’organizzazione, la percezione che ci sia un equilibrio tra lavoro e vita privata e un ambiente lavorativo confortevole e collaborativo.
Al contrario, gli indicatori negativi sono proprio l’intenzione di cambiare occupazione, la mancanza di riconoscimento nei valori dell’azienda, la presenza di comportamenti inaccettabili all’interno dell'organizzazione (mobbing, molestie sessuali, etc.).
Come promuovere il benessere organizzativo
Per creare un clima interno sereno e far sentire il dipendente come parte integrante dell’organizzazione è essenziale rilevare la sua condizione all’interno dell’azienda.
Solo le persone in una condizione di benessere, infatti, non decidono di lasciare il proprio impiego, lavorano in maniera produttiva e si sentono parte attiva di un vero e proprio sistema.
Se desideri promuovere il benessere organizzativo nella tua azienda, contattaci ora per una demo. Noi di Qomprendo abbiamo progettato un sistema di rilevazione delle condizioni aziendali in grado di farti conoscere immediatamente eventuali criticità, in modo che tu possa agire concretamente per risolvere il problema.
Ricorda: il benessere organizzativo aumenta la produttività dei dipendenti, riduce la condizione di stress, rende più sostenibile l’ambiente di lavoro e migliora il clima aziendale!