Dire che la corruzione aziendale sia una vera e propria piaga non è retorica ma sono i numeri a confermare questa costosa realtà: si stima che nel mondo vengano persi circa 2.600 miliardi di dollari a causa della corruzione, praticamente il 5% del PIL globale.
Secondo uno studio di DNV Assurance oltre la metà delle aziende si è dotato di una politica anticorruzione, ma solo il 3% conosce lo standard internazionale anticorruzione ISO 37001 o standard anticorruzione dello stesso tipo.
Ciò vuol dire che le azioni di contrasto alla corruzione in azienda risultano ancora inadeguate a contenere il fenomeno.
Le imprese, infatti, appaiono concentrate sulla compliance normativa senza però attuare misure concrete come l’adozione di strumenti per la segnalazione degli illeciti aziendali (whistleblowing). Ma è proprio sottovalutando questi aspetti che il fenomeno corruttivo continua a perpetrare, danneggiando in primis l’azienda stessa.
Per evitare episodi di concussione, clientelismo, favoritismo o altre fattispecie di corruzione è essenziale definire con esattezza il fenomeno e conoscere le forme comuni di corruzione aziendale.
Contenuti dell'articolo:
Come si può definire la corruzione aziendale
La corretta definizione di corruzione fa riferimento alla pratica di un soggetto (il corruttore) di indurre una persona (il corrotto) ad agire in maniera inappropriata nei confronti della propria organizzazione, in cambio di vantaggi.
La condotta inappropriata avviene nell’ambito dell’attività lavorativa, pubblica o privata, dove al soggetto si propone di compiere azioni contrarie ai propri doveri o obblighi nei confronti dell’azienda.
I vantaggi offerti nell’ambito delle pratiche di corruzione possono essere di natura economica (denaro) oppure di altro tipo. Nell’ambito della corruzione sono coinvolti sia i soggetti che offrono il vantaggio e inducono l’atto di corruzione che coloro che accettano il vantaggio proposto. Anche il processo inverso, ossia l’atto di richiedere un vantaggio in cambio di un atteggiamento illecito nell’ambito lavorativo rientra nella definizione di corruzione aziendale.
Dunque cos’è la corruzione aziendale?
Si tratta di un atteggiamento che non tiene conto degli interessi dell’azienda, ma mina la sua integrità a discapito del bene comune e del benessere lavorativo.
Spesso la corruzione viene confusa con il conflitto di interesse. Tuttavia, il secondo caso, nonostante sia comunque una situazione equivoca, non porta necessariamente al compimento di un reato.
Diverse forme di corruzione in azienda
La difficoltà di riconoscere e contenere la corruzione nelle organizzazioni è legata fortemente alle diverse e molteplici forme di corruzione che è possibile mettere in atto:
clientelismo
familismo o nepotismo
favoritismo
patronage
peculato o appropriazione indebita
state capture
tangente
Andiamo ad approfondirle.
Clientelismo
Tra le forme più antiche di corruzione, il clientelismo si basa su uno scambio di vantaggi tra due soggetti. Nel clientelismo sono coinvolte generalmente una o più persone influenti che concedono favori a chi non avrebbe diritto.
La relazione si basa su un vantaggio reciproco, in cui la persona che concede il beneficio (assegnazione di risorse, posizioni privilegiate, posti di lavoro, etc.) ha comunque un suo tornaconto (ad esempio voti durante le elezioni).
Familismo o Nepotismo
Come si evince facilmente dai termini, si parla di nepotismo o familismo quando all’interno dell’azienda vengono assunti i familiari e gli amici di chi è alla dirigenza.
La promozione o l’assunzione avvengono senza tenere conto delle qualifiche della persona, a volte a discapito di chi avrebbe maggiori competenza all’interno dell’organizzazione. Chiaramente si tratta di un atteggiamento dannoso per l’azienda perché non tiene conto delle effettive qualità della persona, andando anche ad alimentare malcontento tra i dipendenti.
Favoritismo
Molto simile al nepotismo, il favoritismo consiste nell’avvantaggiare una persona a discapito di altre. Questo avviene a prescindere dalle capacità professionali perché il trattamento di favore si attua per sentimenti come la simpatia o l’attrazione.
Sebbene non sia ufficialmente illegale può convergere nella discriminazione in base all’origine razziale, al sesso o all’orientamento sessuale, allo stato di salute, agli obblighi familiari o nei confronti delle donne in gravidanza.
Patronage
Il patronage si configura come una forma di remunerazione che chi è al potere concede in cambio di voti o vantaggi di altro genere.
Peculato o appropriazione indebita
Il Codice Penale definisce l’appropriazione indebita come quella forma di corruzione in cui “chiunque per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto si appropria il denaro o la cosa mobile altrui”.
In genere chi commette il reato di appropriazione indebita all’interno dell'azienda occupa una posizione di fiducia.
State capture
Nello state capture vengono raggirate le normali procedure al fine di promuovere interessi privati. Si tratta di una forma di corruzione aziendale estremamente grave che si attua nei confronti dello stato o dei pubblici ufficiali.
Tangente
La corruzione legata alle tangenti è considerata un reato nel quale sono coinvolti sia il corrotto che il corruttore. In pratica, il reato di corruzione avviene sia quando si riceve o richiede una tangente che quando si offre.
Per tangente si intende un beneficio, sotto forma di denaro o altro valore, in cambio dell’esercizio improprio del proprio ruolo all’interno dell’organizzazione a favore del corruttore.
Come combattere la corruzione?
Regali, promozioni sul lavoro, soggiorni regalo, concessione di appalti, denaro in cambio di favori sono tutti esempi di corruzione aziendale. Ma ci sono moltissime situazioni, anche a livello quotidiano, che possono nascondere comportamenti illeciti e corruzione.
Ad esempio un direttore vendite che propone dei vantaggi personali al direttore dell’ufficio acquisti di un’azienda a cui intende proporre una fornitura. Oppure il presidente o il direttore di un’impresa che offre una tangente a un personaggio politico o a un funzionario per avere un appalto.
Adottare misure anticorruzione all’interno dell’azienda è essenziale per prevenire atteggiamenti illeciti e affrontare eventuali casi di corruzione.
Il reato di corruzione, infatti, non implica solamente spese ingenti a livello sociale ma compromette il benessere aziendale, espone l’organizzazione a pesanti sanzioni e può avere conseguenze gravi sull’intero business.
Per questo si consiglia di avere una vera e propria strategia anticorruzione che comprenda misure a livello organizzativo, di controllo e di gestione del personale.
Per adeguarsi alla normativa sul whistleblowing e mettere in atto la propria strategia anticorruzione un passo importante è dotarsi di uno strumento per la denuncia degli illeciti aziendali, tra cui chiaramente rientra la corruzione. Qomprendo è una piattaforma pensata per rilevare le problematiche all’interno dell’azienda e comprendere le dinamiche in atto. Si tratta di uno strumento indispensabile per adeguare l’organizzazione alla normativa ma soprattutto per preservare l’integrità dei dipendenti e il benessere dell’azienda.
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